ORGOGLIO ITALIANO | Wyss MX Team

NEL MONDIALE MX JUNIOR, DECIMO POSTO PER EMILIO SCUTERI, MIGLIOR PILOTA ITALIANO.

Ancora una volta è il nome di Emilio Scuteri, che fa brillare la stella del team Wyss e dell’Italia. Le ottime performance del pilota calabrese nel mondiale MX Junior in Spagna, vanno ben oltre il risultato (10° posto ottenuto con un 9° e un 12° nelle due mance). Scuteri ha ottenuto il risultato (tra l’altro, surclassando gli altri piloti italiani) con una moto originale, conforme al rigido regolamento del campionato italiano minicross. E’ evidente che in questo tipo di gare, la necessità di un mezzo più performante si rende necessaria, con tanti avversari concentrati con tempi vicinissimi e anche perché Emilio è fisicamente svantaggiato, a causa del peso. Eppure, il risultato centrato è stato comunque eccellente, ottenuto con volontà e determinazione. Emilio ha mostrato una notevole maturità agonistica, evitando di incorrere in errori che potevano costare cari. Ha dato il massimo, ribadendo che le speranze dell’Italia del cross passano anche per lui. E con Emilio Scuteri, c’è gloria anche per il team Wyss, che sostiene il pilota fin dai suoi esordi. Con il team, Emilio ha avuto modo di crescere e di maturare, arrivando molto in alto. Un titolo è già nel palmares e pensiamo che questo possa essere l’anno per il secondo ed il terzo. Ora è in arrivo la parte decisiva della stagione, con le finali dell’italiano e le ultime gare del mare cross. A riguardo la soddisfazione di Fabio Wyss è palpabile. “Emilio è stato grandissimo; ha corso con il cuore e con la testa. Ora è un pilota, non più il ragazzino kamikaze degli esordi, in grado di stupire ma anche di gettare al vento tutto per osare troppo. Comincio a pensare che la saga di Emilio sia solo all’inizio e che sentiremo parlare a lungo di lui; ora il nostro obiettivo è quello di dargli il massimo supporto per la fase finale della stagione, quella dove si assegnano i titoli. Il mondiale Junior? Abbiamo iniziato a prendere le misure con le gare internazionali importanti e abbiamo appreso informazioni utilissime. I piloti stranieri, quelli veramente intenzionati a “giocarsi il titolo” hanno il supporto delle case e materiale diverso da nostro. Con una moto standard era il massimo risultato ottenibile, ma va benissimo. Abbiamo dimostrato che possiamo essere della partita. Ci rivedremo presto…”