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Il team Wyss ritorna alla base con la consapevolezza di essere una delle nuove realtà del motocross nazionale. Ecco come in sintesi, potremmo descrivere la gara di Faenza, dove è mancato solo il risultato "di prestigio". Infatti, il bottino di punti riportato alla base è stato indicativo sulle reali potenzialità del team, che ha visto tutti i suoi uomini "di punta" nelle zone alte della classifica.
Come sempre è il minicross, il campo dal quale ci si attende le migliori soddisfazioni. Furbetta, protagonista del gruppo che si spartisce le posizione nei dintorni del podio, ha fatto una buona gara: su una pista "formato autostrada" che ha livellato molto i valori in campo, non è riuscito a far valere la sua tecnica e la scelta conservativa di utilizzare un motore originale lo ha parzialmente penalizzato, soprattutto nelle partenze. Tuttavia, si è esibito in buone rimonte e ha dimostrato di cominciare ad usare la testa nelle situazioni dove oltre al polso destro conta anche il cervello. Nicolò Rocchi è senza dubbio uno dei piloti che ha subito di più le condizioni della pista. Infatti, per lui, poco abituato alle alte velocità (si allena, infatti, su piste molto tortuose), si è aggiunto anche il problema del peso (è fisicamente esuberante) e di un mezzo non eccessivamente performante. Eppure, Rocchi ha ribadito le sue possibilità piazzandosi bene in entrambe le manche e spuntando tempi assai vicini a quelli dei migliori.
Nella categoria Debuttanti, Simone Cangialosi, inizia a "carburare", anche se manca ancora il giusto bagaglio d’esperienza per il "salto di qualità" verso le posizioni di testa.
Per Thomas Garofani e Nicholas Gubbiotto, si tratta delle prime esperienze in una competizione vera e propria e per loro c’è solo l’imperativo di divertirsi imparando.
Superlavoro per Sandro Garofani; ai minicrossisti si sono aggiunti anche piloti di "peso" impegnati nel trofeo KTM
Di fronte alle buone prestazioni dei piccoli, anche i "grandi" hanno dato il loro apporto per il risultato globale. Fabio Wyss, che ha scelto di partecipare al trofeo KTM ha portato a casa due lusinghieri piazzamenti che lo inseriscono al 5° posto della classifica della MX1. Nonostante la pista spianata e superveloce di Faenza non lo abbia aiutato, sia a causa del peso, sia a causa della moto utilizzata, una KTM SFX 250 con kit 280, Wyss è apparso competitivo e in netto progresso d’allenamento.
Bisognoso di fare chilometri in pista, Danilo Lucci, si è difeso in una 125 dove gli avversari sono tutti agguerriti e preparati. Per lui sicuramente un’esperienza positiva e uno sprone a migliorare le proprie performance.
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